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Il decreto sostegni bis è legge: risorse per le imprese sui veicoli

Con la conversione in legge del Dl 25 luglio 2021, meglio noto come ‘Decreto Sostegni bis’, il ventaglio di opportunità per accedere ai contributi a fondo perduto dello Stato si arricchisce di nuove interessanti possibilità. Gli incentivi riguardano diversi settori e i requisiti per richiederli sono specifici per ciascuno di essi. Tra questi rientra un’estensione dei fondi per l’ecobonus e la mobilità ‘green’, che adesso interessa anche l’acquisto di veicoli usate.

I contributi e le aree di interesse

I contributi a cui è possibile accedere si distinguono in tre tipologie:

  • Contributi automatici per coloro che abbiano già ottenuto i ristori dal primo ‘Decreto Sostegni’
  • Contributi per le attività stagionali
  • Contributi perequativi, ossia collegati alla perdita annuale degli utili e non del fatturato

I bonus a cui accedere interessano tra l’altro molte aree diverse tra loro. Di fatto gli interventi si incentrano sui sostegni alle imprese e il loro accesso al credito, ma anche sulla tutela della salute, il lavoro e le politiche sociali, l’ambito della scuola e della ricerca o quello culturale e il settore di agricoltura e trasporti.

A chi si rivolge

Destinatari delle risorse, di cui alcune a fondo perduto, sono le imprese, i lavoratori autonomi, i professionisti e gli enti del Terzo settore che svolgono attività commerciale danneggiati dall’emergenza da Coronavirus. Come grande novità rispetto al primo decreto Sostegni, i contributi sono stati estesi alle aziende con ricavi fino a 15.000.000 euro e non più fino a 10.000.000 euro.

Incentivi auto: bonus da 750 a 2000 euro

Con l’approvazione della legge, finalmente, è stato previsto lo stanziamento di 350 milioni di euro ai bonus auto, di cui una parte, per la prima volta, riservata alle vetture usate. Nello specifico, sono 60 milioni per l’extrabonus sulle elettriche e plug-in con prezzo di listino non superiore a 50mila euro, e 40 milioni alle auto usate Euro 6.

Attenzione! Condizione imprescindibile è la rottamazione di un mezzo vecchio di almeno dieci anni, per poi acquistare un Euro 6 dal valore non superiore ai 25mila euro e che non emetta oltre 160 g/km di CO2. Di norma il finanziamento può rientrare trai 750 e i 1000 euro, a seconda del caso – il contributo più alto, quindi 2000 euro, riguarda infatti solo le macchine elettriche e plug in, che nel campo dell’usato rappresentano delle rarità.
Il mezzo da rottamare deve arrivare a compiere 10 anni entro il prossimo 31 dicembre: chi richiederà il bonus, o un suo familiare convivente, deve esserne proprietario o intestatario da almeno 12 mesi.

Quando si può richiedere?

La legge è in vigore dal 23 luglio 2021, perciò il diritto all’agevolazione vale per acquisti fatti dopo quella data. Già da inizio agosto sono partiti i nuovi incentivi per acquisti di mezzi nuovi, da parte di privati o commerciali. Per quanto riguarda l’usato però, la piattaforma informatica per prenotare online il bonus va completamente restaurata – un accorgimento adottato per evitare la ‘battaglia del click’ del primo giorno di disponibilità. I contributi saranno elargiti fino all’esaurimento dei 40 milioni stanziati.

Se interessati ad allestire il vostro veicolo appena acquistato con i fondi, non esitate a contattarci. Per maggiori informazioni invece sull’ecobonus ministeriale, potete consultare il sito ufficiale qui.